Leggere è sognare per mano altrui.
Fernando Pessoa
Professione: Autore Nazionalità: Portoghese
La neve pose una tovaglia silenziosa su tutto. Non si sente se non ciò che accade dentro casa. Mi avvolgo in una coperta e non penso neppure a pensare. Sento un piacere d’animale e vagamente penso, e m’addormento senza minor utilità di tutte le azioni del mondo.
Quelli che soffrono davvero non formano la plebe, non formano un gruppo. Chi soffre, soffre in solitudine.
La sensazione estetica può diventare una scienza e l'originalità essere coltivata come una disciplina.
Conosce qualcuno le frontiere della sua anima, per cui possa dire, io sono io?
Amare è fraintendersi.
È meglio scrivere piuttosto che osare vivere.
L'unica opera grande e perfetta è quella che non si sogna mai di realizzare.
Non amiamo mai nessuno. Amiamo solo l’idea che ci facciamo di qualcuno. È un concetto nostro quello che amiamo: insomma, amiamo noi stessi.
E dopotutto ci sono tante consolazioni! C’è l’alto cielo azzurro, limpido e sereno, in cui fluttuano sempre nuvole imperfette. E la brezza lieve [...] E, alla fine, arrivano sempre i ricordi, con le loro nostalgie e la loro speranza, e un sorriso di magia alla finestra del mondo, quello che vorremmo, bussando alla porta di quello che siamo.
Una sola cosa mi meraviglia più della stupidità con la quale la maggior parte degli uomini vive la sua vita: l'intelligenza che c'è in questa stupidità.
Chi di noi, voltandosi indietro sulla strada da cui non c'è ritorno, può dire di averla seguita come avrebbe dovuto?
I viaggi sono i viaggiatori.
Lo stesso vivere è morire, perché non abbiamo un giorno in più nella nostra vita tale da non avere, perciò, un giorno in meno.
È umano volere ciò di cui abbiamo necessità, ed è umano desiderare ciò che non ci è necessario ma che è per noi desiderabile. Il male consiste nel desiderare con uguale intensità ciò che è indispensabile e ciò che è desiderabile, soffrendo per non essere perfetti come se si soffrisse per la mancanza del pane.