Del crollo degli dèi una cosa si può dire con certezza: non è un crollo da poco; si frantumano fracassandosi o affondano giù in una melma verdastra. È una noia doverli ricostruire; non tornano più a brillare.
È esperienza comune che un problema difficile la sera si risolva la mattina, dopo che il comitato del sonno ci ha lavorato sopra.
Di quale libertà godrebbero uomini e donne, se non fossero continuamente turlupinati e resi schiavi e tormentati dal sesso! Il solo inconveniente di questa libertà è che uno allora non è più un essere umano. È un mostro.
Come talvolta avviene, un attimo discese e si librò e durò molto più che un attimo. E il suono tacque e il movimento tacque, per molto molto più che un attimo.
Addio è breve e finale, una parola dai denti aguzzi che mordono la corda che lega il passato al futuro.
Di tutti gli animali della creazione l'uomo è l'unico che beve senza avere sete, mangia senza avere fame e parla senza avere nulla da dire.
Che libertà gli uomini e le donne potrebbero avere, se non fossero continuamente ingannati e intrappolati e schiavizzati e torturati dalla loro sessualità! L'unico inconveniente di tale libertà è che senza di essa uno non sarebbe un essere umano. Sarebbe un mostro.